Settembre – Ottobre 2024

Firenze Ebraica. Bimestrale toscano di notizie e cultura ebraica. Autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 3628 del 3.11.1987

Direttrice responsabile:

Hulda Brawer Liberanome

Redazione:

Renzo Bandinelli
Wlodek Goldkorn
Paola Jarach Bedarida
Daniela Nencini
Milka Ventura Avanzinelli
Emanuele Viterbo

e-mail: redazione@toscanaebraica.it
www.toscanaebraica.it

Comunità ebraica di Firenze
Via Luigi Carlo Farini, 4
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Tel. 055 245252 – Fax 055 241811 e-mail: abbonamenti@toscanaebraica.it

ISSN 2612-0895 (Ed. cartacea) ISSN 2784-854X (Ed. digitale)

Impaginazione e stampa:

Nova Arti Grafiche srl – Signa (Firenze)
I numeri di Toscana ebraica sono consultabili presso la Biblioteca Marucelliana
di Firenze e la Biblioteca della Comunità ebraica di Firenze

Indice 

Lettera ai lettori Hulda Brawer Liberanome

Messaggi di augurio dei rabbini e dei presidenti delle Comunità toscane

Rav Gadi Piperno, Rabbino Capo di Firenze  
Rav Avraham Dayan, Rabbino Capo di Livorno  
Rav Luciano Meir Caro, Rabbino di riferimento di Pisa 
Enrico Fink, Presidente Comunità ebraica di Firenze 
Vittorio Mosseri, Presidente Comunità ebraica di Livorno 
Andrea Gottfried, Presidente Comunità ebraica di Pisa 

Festività e pensiero ebraico

Yom Kippur: la colpa e la vergogna rav Gadi Piperno

Cultura

Ruolo dei pittori ebrei in Toscana, tra Macchia, Postmacchia e pittura del Novecento Valter Jonathan Bencini 
I Protocolli dei Savi di Sion Giovanni Corbo 
Ancora Babij Jar Francesca Fici
Marche tipografiche Umberto Fortis

Shoà, Genocidi, Resistenza

Un ribelle non era il bandito della propaganda fascista Enzo Valobra
Il diario di Alessandro Adam Smulevich 

Israele

Rapporto da Israele Herbert Avraham Arbib 
Note da Gerusalemme, luglio 2024 Silvia Bemporad Servi
Una data ribaltata per una grande manifestazione a Tel AvivMilka Ventura 

Domande e risposte ‘al reghel achat

Berakhot sul cibo e sui profumi Filippo Tedeschi, Ufficio rabbinico, Firenze

La voce dei ragazzi

Shabbat Bemidbar derashà di Vincenzo Ariel Alongi
Shavu‘ot, primo giorno derashà diStella Mazal Shelly Dayan
Shabbat Beha‘alotekhà derashà di Libero Haim Catalucci 

Dalle Comunità

Firenze

Il primo soccorso degli Amici del Magen David Adom arriva a Firenze. Anche i piccoli salvano come i grandi! Staff degli Amici di Magen David Adom Italia

Anagrafe

Varie

Il battesimo del bambino Piperno Lionella Neppi Modona Viterbo
Identità e contaminazione David Palterer

In Versi

L’Hashkavà Piero Nissim
Conchiglie Alessandro Nocchi

Libri e film

Camminando per la via. Memorie degli anni 1938-1945 recensione di Marta Baiardi 
Legami recensione di Renzo Bandinelli
Attraversare il tempo con le parole recensione di Lionella Neppi Modona Viterbo

Segnalazioni

Lettere

Ringraziamento Maxim Ribakov

Ricordo di

Roberta Pisa Patricia Bemporad Sonnino

Jean Michel Carasso Laura Forti 

Auguri della Redazione

Lettera ai lettori

Vittorio Mosseri riassume in poche parole lo stato d’animo di milioni di noi ebrei scrivendo: «Dal 7 ottobre dello scorso anno la nostra vita è cambiata, il nostro modo di essere ebrei nella golà è diverso e la vita dei nostri fratelli in Israele è anche quella radicalmente cambiata». 
Israele deve affrontare i suoi nemici, Hamas nella zona di Gaza e i miliziani di Hezbollah armati e finanziati da Teheran a nord. È una realtà che prescinde dalla valutazione della bontà o meno della strategia seguita dal governo Netanyahu. Direttamente e indirettamente il mondo che ci circonda ci vede come ebrei anche attraverso la realtà israeliana, talvolta chi la critica. Fra chi sostiene posizioni contro Israele c’è anche chi le associa a un atteggiamento antisemita. Ci sono fra noi ebrei quelli che parlano di odio atavico antiebraico radicato nella cultura occidentale, e in parte anche in quella musulmana, e quindi da accettare più o meno passivamente. Altri invece pensano che occorre reagire, come ad esempio con dialoghi interreligiosi. Vorrei ricordare come esempio il Balagan Cafè, organizzato settimanalmente d’estate dalla Comunità di Firenze nel giardino della sinagoga, aperto alla città per parlare di cultura e di musica ebraica. Mi domando se fosse possibile organizzare qualche cosa di simile anche durante i mesi invernali.

È vigilia di Rosh ha-shanà. Il nostro popolo è sempre stato ottimista, anche nei momenti più bui della sua storia.

 לא המתים יהללו-יי ולא כל-ירדי דומה ואנחנו נברך יי מעתה ועד-עולם הללו-יי 

I morti non lodano il Signore, né coloro che sono scesi nella fossa; ma noi benediremo il Signore da ora e per tutta l’eternità. Lodate il Signore» (Salmi 115,17-18).

שנה טובה 
Shanà  tovà

Hulda Brawer Liberanome

 

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